L’IA nella sicurezza pubblica: Il caso argentino apre nuovi scenari e preoccupazioni
La recente Risoluzione 710/2024 del Ministero della Sicurezza argentino ha istituito l’Unità di Intelligenza Artificiale Applicata alla Sicurezza (UIAAS), suscitando un acceso dibattito su scala globale. L’idea di prevedere e prevenire i crimini prima che accadano suona allettante, ma solleva interrogativi etici profondi.

Maestro del Caos Digitale e Guardiano del Cyberspazio, naviga nel mare oscuro della sicurezza informatica da oltre vent’anni, armato di codice e un irresistibile papillon.
Con la precisione di un bisturi e l’umorismo di un hacker, ha trasformato centinaia di “comuni mortali IT” in veri e propri ninja dell’Ethical Hacking. La sua missione? Insegnare l’arte della difesa digitale a migliaia di ignare risorse aziendali, un firewall alla volta.
Tre segreti che lo rendono un unicorno nel mondo cyber:
Ha una relazione quasi ossessiva con le password. Alcuni collezionano francobolli, lui colleziona hash crittografici.
Il suo gatto si chiama Hash. Sì, come l’algoritmo. No, non miagola in binario (ancora).
Indossa sempre un papillon, perché chi ha detto che non si può hackerare con stile?
Se lo cercate, seguite la scia di bit verdi: è il suo colore preferito. Perché anche nel mondo digitale, è sempre primavera per la sicurezza!
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